
Reflusso gastrico: come curarlo?
Quante volte ci è capitato di provare un forte dolore addominale, dopo aver mangiato, caratterizzato da due o più sintomi seguenti : ripienezza , nausea, vomito, pirosi e rigurgito, eruttazioni, meteorismo e flatulenza, alitosi e sitofobia.
O pensare di essere intollerante a qualche alimento senza capire nello specifico quale sia?
La cattiva alimentazione ormai è alla base di tanti disturbi o difficoltà che col tempo possono influire sulla qualità della nostra vita : reflusso gastrico, acidità di stomaco, vomito, sono solo alcuni dei sintomi causati da una difficile digestione.
Spesso sono associati a questa anche manifestazioni extradigestive come: palpitazione, tachicardia e ipersudorazione.
Mangiare un cibo con gusto e poi trovarsi con un forte senso di nausea è molto più comune di quello che si possa pensare, e comporta disagi che spesso ci impediscono di svolgere normali e semplici attività quotidiane.
Ma perché il nostro stomaco provoca questa acidità? Vediamolo nello specifico.
Reflusso gastrico: da cosa dipende?
Soffrire di questo disturbo è una condizione clinica molto diffusa fra la popolazione italiana, causato da un funzionamento non adeguato dello sfintere dell'esofago inferiore.
Questa anomalia crea una risalita di un materiale acido che proviene dallo stomaco e che comporta una serie di distrubi come il rigurgito, il dolore allo sterno, la salivazione abbondante ed un forte bruciore gastrico.
Il rigurgito acido di solito arriva fino alla gola, ed è accompagnato da un sapore sgradevole ed una salivazione molto più intensa.
Il dolore sternale è dovuto all'acidità del flusso che passa attraverso l'esofago.
Il bruciore si manifesta quando la mucosa dello stomaco, ormai priva del muco che la protegge, viene a contatto con il contenuto acido.
Le cause di una cattiva digestione e del conseguente reflusso gastro-esofageo sono riconducibili a molti fattori, primi fra tutti le abitudini alimentari scorrette e gli stili di vita non salutari.
L'assunzione continuativa di alimenti fritti e grassi ad esempio, sdraiarsi subito dopo il pasto od uno uso prolungato di sostanze alcoliche sono alcune delle situazioni che si dovrebbero evitare per non incombere in questi disturbi.
Ma anche l'assunzione intensa di particolari farmaci o fattori anatomici come un'ernia iatale possono provocare una digestione difficoltosa ed una risalita fastidiosa di acidi.
Rimedi per migliorare la digestione.
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-papaina estratta dalla Papaya attiva la digestione;
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